Le Fibre

Le fibre

Le fibre

“Soffri di stitichezza/Il pasto non ti sazia? Prova ad aumentare l’intake di fibre alimentari”.

Di fatto è questa l’idea che abbiamo avuto, per anni, delle fibre.
Poi, complici i numerosi studi condotti sul microbiota intestinale, abbiamo scoperto un mondo.

Fibre e microflora intestinale

Oggi sappiamo che le fibre sono il nutrimento preferito della “microflora intestinale” e non solo, riescono anche a modificarne la biodiversità (che è un parametro fondamentale).

In passato abbiamo visto che l’equilibrio del microbiota i. (eubiosi) è correlato alla salute del nostro organismo, appurato ora che il microbiota i. si nutre principalmente di fibre, salta subito all’occhio quanto questo nutriente sia importante pur essendo, noi esseri umani, sprovvisti degli enzimi necessari a metabolizzarlo.

Andrea Trionfera illustra prodotti contenenti fibre

Fibre Solubili e insolubili

Nel contesto delle fibre solubili, i benefici per la salute legati al loro consumo dipendono dal grado di viscosità delle stesse.
Quelle ad alta viscosità (ad es. B-glucani) hanno impatto positivo su colesterolemia e controllo glicemico.

Al contrario, fibre a bassa viscosità e fibre insolubili (ad es. cellulosa), stimolano la mucosa intestinale a richiamare acqua/muco migliorando la consistenza delle feci.

Con ruoli e meccanismi d’azione differenti, fibre solubili ed insolubili dovrebbero far parte della nostra alimentazione, quotidianamente.

Le quantità

I LARN raccomandando il consumo di almeno 25g/die, anche nei regimi dietetici < 2000 kcal.

All’atto pratico si può (si dovrebbe?) aumentare anche a 40-50-60 g/die.
In questo caso vi raccomando estrema gradualità nel corso delle settimane, per scongiurare un’eccessiva fermentazione (quindi gonfiore/dolori addominali, malassorbimento) causata da un microbiota i. non ancora pronto a metabolizzare quella mole di fibre.

Conclusione

Da oggi, quindi, ricordate di mettere nel carrello della spesa cereali integrali (farro, orzo), legumi (fagioli, lenticchie), verdura (carciofi, crucifere), frutta (mele, prugne).

Nel farlo, non dimenticatevi di assecondare il palato: l’aderenza a lungo termine è la chiave del benessere.

In alcune condizioni particolari (ad es. sindrome dell’intestino irritabile o IBS) suggerisco di affidarsi alla guida di un professionista, poiché un intake modesto di fibre alimentari potrebbe facilmente peggiorare la sintomatologia gastro-intestinale.

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